Un esercizio pratico che aiuta le aziende ad avvicinarsi alla psicologia dei consumi (qui un mio articolo completo sull’argomento). Perché?
Perché quando il nostro oggetto di studio è l’essere umano e il suo comportamento, possiamo a ragione affermare che ad esserci utili non saranno tanto le risposte, ma le domande. Così ci si approccia al tema in qualsiasi tipo di ricerca, e ho creato questo esercizio per stimolare le imprese a procedere nel medesimo modo.
Il risultato migliore non sarà tanto riuscire a dare tutte le risposte, ma al contrario sarà la consapevolezza di non averne di complete, di nutrire dei dubbi o delle perplessità a cui non si aveva mai pensato. Il fatto di non sapere è essenziale perché sollecita l’ulteriore indagine, l’indagine viene stimolata dall’interesse e l’interesse apre l’orizzonte alla curiosità, ingrediente fondamentale per poter attivare creatività e originalità. E arrivare realmente al consumatore.
Questo esercizio ci avvicina alla complessità della psicologia dei consumi, e quanto più ci si impegnerà nelle risposte, più emergeranno stimoli e idee benefiche per ogni tipo di attività.
A tutti, il miglior augurio di un proficuo inizio lavoro nella mente del proprio cliente e nei suoi reali bisogni, una meta di viaggio che di certo non smetterà di stupire chi saprà muoversi con destrezza, rispetto e viva curiosità.
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